die Ortsgefängnisse abgeführt und daselbst in
Gewahrsam gehalten werden, bis diese Ge-
legenheit zur Heimsendung findet.
Diese Gefangenhaltung darf nicht länger
als drei Monate dauern. Nach Ablauf
dieser Frist und nach drei Tage vorher
erfolgter Benachrichtigung des Konsuls wird
der Verhaftete in Freiheit gesetzt, ohne aus
demselben Grunde wieder verhaftet werden
zu können.
Wenn der Deserteur am Lande eine straf-
bare Handlung begangen hat, so kann die
Lokalbehörde die Auslieferung beanstanden,
bis das Gericht die Entscheidung gefällt hat
und diese vollständig vollstreckt worden ist.
Die Hohen kontrahirenden Theile sind
darüber einverstanden, daß Seeleute und
andere Personen der Mannschaft, welche
Unterthanen des Landes sind, in welchem
die Desertion stattfindet, von den Bestim-
mungen dieses Vertrages ausgenommen sind.
Art. 17.
Falls nicht Verabredungen zwischen Rhe-
dern, Befrachtern und Versicherern ent-
begenstegen, werden die während der Fahrt
er Schiffe beider Theile erlittenen Ha-
vereien, sei es, daß die Schiffe in die
betreffenden Häfen freiwillig oder als Noth-
hafner einlaufen, von den Generalkonsuln,
Konsuln, Vizekonsuln der betreffenden Nation
regulirt. Sollten jedoch Landesunterthanen
oder Unterthanen einer dritten Macht be-
theiligt sein, so müssen ebenso wie in Er-
mangelung einer gütlichen Einigung zwischen
allen Betheiligten die Havereien von den
Ortsbehörden regulirt werden.
Art. 18.
Wenn ein Regierungsschiff oder ein Schiff
eines Angehörigen eines der Hohen kon-
trahirenden Theile an den Küsten des an-
126
Autorità Consolare, finche questa non
trovi occasione di farli ripatriare.
Tale arresto non poträà durare piü
di tre mesi, trascorsi i duali, e me-
diante preavviso di tre giorni al Con-
sole, l’arrestato sarä posto in libertä,
né poträ pin per lo stesso motivo es-
sere imprigionato.
Cio nondimeno, se il disertore avesse
commesso alcun delitto a terra, potraà
I Autoritä locale differire la estradi-
zione, finche il Tribunale abbia pro-
nunziato la sentenza e questa abbia
avuta piena ed intiera esecuzione.
Le Alte Parti contraenti convengono
cche i marinari ed altri individui dell’
equipaggio, sudditi del Paese in cui
abbia luogo la diserzione, restano ec-
cettuati dalle stipulazioni della pre-
sente Convenzione.
Art. 17..
Sempre che non vi sia convenzione
in contrario fra gli armatori, caricatori
ed assicuratori, le avarie sofferte du-
rante la navigazione delle navi dei
due Paesi, sia che entrino nei porti
rispettivi volontariamente, sia che vi
approdino per forza maggiore, saranno
regolate dai Consoli Generali, Consocli,
Vice-Consoli della rispettiva Nazione,
salvo che si trovassero interessati in
dueste avarie sudditi del Paese, in
cui risiedono i detti Agenti, o sudditi
di una terza Potenza, nel qual caso,
ed in difetto di amichevole compo-
nimento fra tutti gl’ interessati, le
avarie dovranno essere regolate dall'
Autoritä locale.
Art. 18°.
In caso di naufragio o investimento
di una nave appartenente al Governo
K ai sudditi dell’ una delle Alte Parti