Full text: Bundes-Gesetzblatt des Norddeutschen Bundes. 1869. (3)

die Ortsgefängnisse abgeführt und daselbst in 
Gewahrsam gehalten werden, bis diese Ge- 
legenheit zur Heimsendung findet. 
Diese Gefangenhaltung darf nicht länger 
als drei Monate dauern. Nach Ablauf 
dieser Frist und nach drei Tage vorher 
erfolgter Benachrichtigung des Konsuls wird 
der Verhaftete in Freiheit gesetzt, ohne aus 
demselben Grunde wieder verhaftet werden 
zu können. 
Wenn der Deserteur am Lande eine straf- 
bare Handlung begangen hat, so kann die 
Lokalbehörde die Auslieferung beanstanden, 
bis das Gericht die Entscheidung gefällt hat 
und diese vollständig vollstreckt worden ist. 
Die Hohen kontrahirenden Theile sind 
darüber einverstanden, daß Seeleute und 
andere Personen der Mannschaft, welche 
Unterthanen des Landes sind, in welchem 
die Desertion stattfindet, von den Bestim- 
mungen dieses Vertrages ausgenommen sind. 
Art. 17. 
Falls nicht Verabredungen zwischen Rhe- 
dern, Befrachtern und Versicherern ent- 
begenstegen, werden die während der Fahrt 
er Schiffe beider Theile erlittenen Ha- 
vereien, sei es, daß die Schiffe in die 
betreffenden Häfen freiwillig oder als Noth- 
hafner einlaufen, von den Generalkonsuln, 
Konsuln, Vizekonsuln der betreffenden Nation 
regulirt. Sollten jedoch Landesunterthanen 
oder Unterthanen einer dritten Macht be- 
theiligt sein, so müssen ebenso wie in Er- 
mangelung einer gütlichen Einigung zwischen 
allen Betheiligten die Havereien von den 
Ortsbehörden regulirt werden. 
Art. 18. 
Wenn ein Regierungsschiff oder ein Schiff 
eines Angehörigen eines der Hohen kon- 
trahirenden Theile an den Küsten des an- 
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Autorità Consolare, finche questa non 
trovi occasione di farli ripatriare. 
Tale arresto non poträà durare piü 
di tre mesi, trascorsi i duali, e me- 
diante preavviso di tre giorni al Con- 
sole, l’arrestato sarä posto in libertä, 
né poträ pin per lo stesso motivo es- 
sere imprigionato. 
Cio nondimeno, se il disertore avesse 
commesso alcun delitto a terra, potraà 
I Autoritä locale differire la estradi- 
zione, finche il Tribunale abbia pro- 
nunziato la sentenza e questa abbia 
avuta piena ed intiera esecuzione. 
Le Alte Parti contraenti convengono 
cche i marinari ed altri individui dell’ 
equipaggio, sudditi del Paese in cui 
abbia luogo la diserzione, restano ec- 
cettuati dalle stipulazioni della pre- 
sente Convenzione. 
Art. 17.. 
Sempre che non vi sia convenzione 
in contrario fra gli armatori, caricatori 
ed assicuratori, le avarie sofferte du- 
rante la navigazione delle navi dei 
due Paesi, sia che entrino nei porti 
rispettivi volontariamente, sia che vi 
approdino per forza maggiore, saranno 
regolate dai Consoli Generali, Consocli, 
Vice-Consoli della rispettiva Nazione, 
salvo che si trovassero interessati in 
dueste avarie sudditi del Paese, in 
cui risiedono i detti Agenti, o sudditi 
di una terza Potenza, nel qual caso, 
ed in difetto di amichevole compo- 
nimento fra tutti gl’ interessati, le 
avarie dovranno essere regolate dall' 
Autoritä locale. 
Art. 18°. 
In caso di naufragio o investimento 
di una nave appartenente al Governo 
K ai sudditi dell’ una delle Alte Parti
	        
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